last minute ischia

Vacanza Last Minute Ischia Propone Un Weekend Di Benessere

Staccare la spina e concedersi un fine settimana di relax e benessere lontano da tutto; tra le offerte italiane assolutamente da non perdere quelle di Ischia, isola di benessere.

 

Quando arriva il momento di fuggire dallo stress di tutti i giorni non serve altro che una valigia e uno smartphone da cui scegliere e prenotare la fuga perfetta.  Per rilassarsi e godersi un fine settimana di benessere tra l’altro non è necessario lasciare i confini nazionali: proprio di fronte alla bella Campania infatti, nell’arcipelago di là di fronte di estende, c’è l’isola di Ischia famosa come isola di verde e di benessere. Numerosi sono infatti i last minute Ischia  di cui si può usufruire per ricaricare le batterie e concedersi finalmente un po’ di tempo per se stessi e per il proprio corpo.

Ischia è rinomata infatti per i suoi parchi termali dove tra saune e bagni turchi è possibile prendersi cura del corpo, attraverso appositi percorsi estetici, senza tuttavia rinunciare ai numerosi effetti benefici derivanti dalle acque termali. In più, per ritrovare un po’ di pace e tranquillità, per ricaricare anche lo spirito, l’isola è famosa per i suoi giardini, dove è possibile passeggiare e ammirare la copiosa fioritura stagionale, per un rinnovato rapporto con la natura. Una passeggiata tra il verde e i mille colori delle fioriture per ricaricare le pile mentali e tornare al quotidiano con maggior energia e positività, cosi da essere più attivi e produttivi.

Gli amanti del silenzio e della contemplazione possono poi unire la giornata dedicata al benessere del corpo con un’escursione dell’eremo di San Nicola: posto sul monte più alto dell’isola, e raggiungibile solo in groppa ad un asino, il luogo permette di contemplare dall’alto un panorama mozzafiato, in cui ammirare la ricca vegetazione dell’isola che abbraccia e si mischia con i colori vividi del cielo limpido e del mare cristallino.

Quello a Ischia è quindi un viaggio perfetto per chi vuole dedicare un fine settimana al proprio benessere, fisico e mentale; un angolo di paradiso, targato made in Italy, dove rigenerare sé stessi nel corpo e nello spirito, abbandonare lo stress e le vibrazioni negative, per rinascere tra i suoi splendidi giardini e le calde spiagge. Un viaggio nell’isola del verde e della salute,  aperta per ogni esigenza e a misura di famiglia; il luogo giusto dove scappare per rilassarsi e dedicarsi solo a sé stessi.

Timisoara cosa vedere nella capitale europea della Cultura 2021

Timisoara cosa vedere nella capitale europea della Cultura 2021

Grazie al sempre più ampio numero di collegamenti aerei low cost l’Europa è più vicina e facile da scoprire. Compagnie aeree come Wizzair offrono destinazioni nuove e interessanti verso cui andare, dai principali aeroporti italiani come la misteriosa Timisoara.

Una città che incuriosisce, ricca di fascino e di cultura, la città della Romania è una meta perfetta per un fine settimana low cost.

È il centro di Timisoara ad offrire il fulcro delle attrattive in questo territorio. La Piazza della Vittoria è il centro nevralgico della vita culturale della città e lo si evince subito dal grande Teatro dell’Opera con un calendario molto ricco. Affacciata sulla piazza principale anche l’imponente Cattedrale Ortodossa con le sue opulente decorazioni. Le vie del centro cittadino sono ricche di piccoli negozi e romantici ristorantini in cui concedersi qualche assaggio dell’artigianato e della cucina locale.

Il quartiere Fabric con la sua storica Piazza Traian è molto vivace con tanti edifici colorati, mentre in Piazza dell’Unità troviamo Casa Brück, la Colonna della Santa Trinità e la fontana dell’acqua minerale. In questa piazza però si affacciano anche il duomo cattolico e la cattedrale ortodossa. A pochi passi da  queste attrazioni si trova anche il Museo della Rivoluzione che apre gli occhi sugli avvenimento storici recenti della Romania.

Un’altra piazza da non perdere nella nota città della Romania è Piazza Libertăţii caratterizzata da dettagli rococò e barocchi. Qui si trovano il Comune Vecchio e la Casa Armatei che ospitò l’amore contrastato tra Beethoven e la sposa promessa al comandante della guarnigione di Timisoara.

Non mancano nemmeno le zone verdi in questa affascinante città dell’est Europa. Tra i più noti troviamo il Parco della Cattedrale proprio in centro cittadino, il Central Park e il Roses Park.

Molto interessante anche il Museo del Villaggio di Banat, nella zona nord est di Timisoara, che rappresenta un tipico villaggio ottocentesco della regione e viene animato dai personaggi in costumi d’epoca.

Timisoara si rivela essere una perfetta destinazione low cost non solo per i prezzi dei voli davvero convenienti, ma anche per gli alloggi disponibili ad ottimi prezzi e per il costo della vita in loco. I piatti della tradizione rumena sono piuttosto economici, per un pasto al ristorante si spendono circa 5 – 10 €. Anche se si sceglie un ristorante italiano il prezzo è contenuto: si spendono circa 15 – 20 €.

Timisoara sarà capitale europea della cultura 2021, ecco un altro buon motivo per non aspettare un giorno di più per conoscerla e viverla.

Ri-nascita: la mostra fotografica di Claudio Formisani presso la Galleria Studio Mazzocchi di Fara in Sabina

Ri-nascita: la mostra fotografica di Claudio Formisani presso la Galleria Studio Mazzocchi di Fara in Sabina

La fotografia artistica dei nostri giorni molto spesso non ha più un carattere puramente documentario, come avveniva negli anni Sessanta e Settanta. Il fotografo arriva all’immagine dopo un lavoro creativo che gli permette di progettare e costruire la scena che poi va a fotografare.

In questo filone si può inserire la raccolta di foto di Claudio Formisani : Ri-nascita. Raccolta di scatti che riprendono individui diversi: uomini e donne, giovani e anziani, immersi nell’acqua che come sempre, nell’immaginario di tutti, riconduce al momento della nascita, quando si vien fuori dal liquido amniotico in cui si è stati immersi sino ad allora e ci si apre affaccia alla vita.
Ma qui l’artista vuole rappresentare non la nascita, bensì la Ri-nascita, il passaggio ad una nuova fase della vita.

Claudio Formisani è nato a Roma nel 1988 ed è cresciuto a Tor Bella Monaca, uno dei quartieri difficili della capitale. E’ sempre stato un ragazzo silenzioso, a cui è piaciuto sempre più osservare ciò che lo circondava piuttosto che parlare e molto probabilmente la fotografia gli si è rivelata come il giusto mezzo per esprimere le sue emozioni, i suoi sentimenti.

Il suo approccio con essa è stato puramente casuale: fu la sua compagna, qualche anno fa, a convincerlo a frequentare con lei un corso di fotografia. Dal primo giorno di quel corso, Claudio non ha mai più abbandonato la macchina fotografica, che ormai porta sempre con sé, soprattutto nei suoi viaggi in cerca si nuove esperienze.

Claudio Formisani afferma che Ri-nascita è l’espressione di un suo modo di essere: anche lui, come i protagonisti delle foto, cerca a vote il “momento della svolta” , il passaggio da una fase della vita che non piace, per un dolore, per una grossa difficoltà o magari solo perché non soddisfa, ad una fase nuova che si spera sia migliore.
I protagonisti degli scatti sono immortalati proprio nel momento di questo passaggio, mentre cercano di uscire dal liquido che li avvolge e dalle espressioni diverse dei loro volti si può intuire come ognuno affronta in modo diverso questo passaggio: chi con notevole sforzo, chi con fatica, chi anche, perché no, con un sorriso.

La raccolta è stata premiata al Nettuno Photo Festival nel 2014 da un’illustre giuria di cui facevano parte due grandi nomi della fotografia italiana: Oliviero Toscani e Franco Fontana; è stata in mostra nel 2016 a Roma, nella Galleria Moderni ed è stata anche pubblicata nella rivista di settore ” Fotografia Reflex”; mostre e riconoscimenti che dimostrano il talento e la bravura di questo giovane fotografo.

Per tutti coloro i quali intendano provare l’emozione di vedere dal vivo la raccolta Ri- nascita, da non perdere è la mostra organizzata in collaborazione con il Musaf e l’Associazione Progetto Investiganda, presso la galleria Studio Mazzocchi a Fara in Sabina, dove dal 22 Aprile al 25 Giugno 2017 verrà esposta la formidabile opera di Claudio Formisani.

Primavera al Castello: Nerola festeggia l’arrivo della primavera

Primavera al Castello: Nerola festeggia l’arrivo della primavera

A pochi chilometri dalla Capitale, c’è un luogo di incanto e magia. E’ il Castello Orsini di Nerola, arroccato sul colle domina il territorio dall’alto e offre scorci impagabili, della Sabina Nerola. Il Medioevo è ancora vivo, in ogni stagione dell’anno e per la primavera si aprono i festeggiamenti.

La primavera al Castello è una celebrazione della stagione più bella dell’anno, quella in cui la natura si risveglia lentamente e riempie di colore la vista e di profumi l’aria. Luogo da visitare assolutamente in questa stagione.

Il Castello Orsini è una location elegante e sofisticata, che ospita un prestigioso hotel a 5 stelle e un ristorante per gli eventi più speciali. La storia con tutta la sua imponenza parte dal periodo medievale e giunge ai giorni nostri: le solide mura antiche si uniscono ai misteriosi intrighi del passato, agli amori e alle guerre che di qui sono passati.

 

 

I particolari dell’evento Primavera al Castello

Per celebrare l’arrivo della primavera, il prossimo 26 marzo, il borgo di Nerola, in collaborazione con l’Associazione Amici di Nerola, apre le porte del Castello per una giornata speciale dedicata a grandi e piccini.  Ecco un’ occasione da non perdere per visitare questo splendido territorio.

Il Borgo si anima di stand in cui ammirare ed acquistare le creazioni degli artigiani e in cui assaggiare i prodotti alimentari provenienti dal territorio. Il mercatino al Castello offre la possibilità di scoprire il mondo della tessitura, del ferro battuto, della lavorazione del cuoio e del legno, del cucito creativo, maglieria e ricamo e poi ancora cesteria, erboristeria, saponi e molto altro. Tra i prodotti alimentari proposti dagli stand ci saranno pregiati oli extra vergine d’oliva, tartufi, funghi, lumache, creme e confetture, biscotti e pizze e via discorrendo.

I più piccoli potranno vivere belle emozioni con i laboratori creativi e l’intrattenimento pensato per loro. Ad animare la giornata di festeggiamenti per l’arrivo della primavera ci saranno mangiafuoco e truccabimbi, ma anche spettacolari sculture di palloncini e magiche bolle di sapone.

Divertimento e cultura vanno di pari passo per questa ricca giornata di primavera a Nerola: è possibile infatti visitare il Castello in compagnia di una guida in grado di svelare ogni segreto di questo luogo magico. Le visite guidate sono proposte in più orari al costo di 5 euro a testa: alle ore 12.00, alle ore 14.00 e alle ore 16.00.

Le sale da pranzo offrono anche la possibilità di degustare gli ottimi piatti del Castello Orsini con un ricco buffet seduto al prezzo di 25 euro a persona. Per i bambini è previsto uno sconto del 50% sul prezzo del pranzo.

Per informazioni e prenotazioni potete contattare i responsabili a questi recapiti:

info@castellorsini.it
0774/683272.

Il Carnevale in Sabina: Scopri tutti gli eventi da non perdere

Il Carnevale in Sabina: Scopri tutti gli eventi da non perdere

Tra Umbria, Lazio e Abruzzo si trova una terra ricca di storia e di bellezze paesaggistiche: la Sabina. Quale periodo migliore del Carnevale per scoprirla, quando tutti i centri, dal più piccolo al più grande, si vestono a festa?
Di seguito, vi elenchiamo una serie di manifestazioni di Carnevale in Sabina che non potete perdere, tra maschere, carri, dolci e coriandoli.

Il Carnevale nel Centro d’Italia

L’appuntamento più famoso è senz’altro quello del Carnevale a Rieti, che anche per quest’edizione prende avvio già dalla prima domenica di Carnevale. Il divertimento per grandi e piccini è assicurato. Animazione, giochi e musica accompagneranno il consueto corso mascherato, che quest’anno sfilerà nel quartiere Città Giardino.

Vi ricordiamo, poi, la sfilata dei carri. Creata in collaborazione con l’Associazione Carristi Carnevale nel Centro d’Italia (che è ormai una garanzia) e con l’ Ascom di Rieti.

Nella terza domenica del mese, oltre ai festeggiamenti, potrete trovare nel centro storico anche la Mostra Mercato dell’Antiquariato.

Il Carnevalone Poggiano

Un’altra iniziativa da non perdere è fissata per domenica 5 marzo. Si tratta del Carnevalone Poggiano di Poggio Mirteto, giunto ormai alla sua 155esima edizione. La particolarità di questa manifestazione è il carattere anticlericale e il suo tentativo di rifarsi alle feste da cui il Carnevale trae origine: i Saturnali dell’antica Roma. I Saturnali erano una manciata di giorni in cui, nel tentativo di riportare in auge l’età mitica di Saturno, tutte le convenzioni sociali erano sospese. Uguaglianza, libertà, scherzi e scambi di ruolo(persino tra padroni e schiavi) erano le parole d’ordine. Per imitare questo clima festoso, nel 1861 a Poggio Mirteto si fece sfilare un enorme fantoccio in cartapesta (il Carnevalone, appunto) e lo si bruciò in piazza nella prima notte di Quaresima. Oggi, oltre alla sfilata del Carnevalone e dei carri, troviamo danze, maschere, tombolate e gare di vario tipo. La maschera che troverete a farla da padrone per le strade è quella del diavolo, mentre sulle tavole regnerà come al solito la carne.

Il Carnevale Antrodocano

I festeggiamenti per il Carnevale di Antrodoco, come ogni anno si caratterizzano per la tradizionale partecipazione dei Carri delle Quattro Stagioni e dei Dodici Mesi. Con questa sfilata si rievoca quella che era un tempo la vita contadina durante l’anno. “Li Dodici Mesi”, come vengono chiamati, sono 12 cavalieri, più un tredicesimo. Questi si esibiranno in un corteo percorrendo le vie del centro e, giunti nella piazza principale, reciteranno in dialetto poesie della tradizione popolare.

L’evento più particolare è forse quello che si svolge nel Martedì Grasso, quando il funerale di Carnevale vede la presenza del sindaco, del parroco e di un notaio che ne legge il testamento, prima che il fantoccio venga bruciato.

 

Cosa vedere a Rieti, l’ombelico d’Italia

Cosa vedere a Rieti, l’ombelico d’Italia

La posizione geografica centrale, rispetto al resto del nostro paese, ha fatto si che Rieti, sin dai tempi antichi, potesse essere identificata come l’ombelico d’Italia.
Collocata alle falde del Monte Terminillo, zona turistica di grande rilevanza, la cittadina si estende in un territorio pianeggiante estremamente ricco di verde. Facciamo un viaggio per scoprire cosa vedere a Rieti.

 

Scoprire Rieti a piccoli sorsi dal centro storico alla cinta muraria

Rieti gode di un centro storico di rara bellezza e grande pregio. Un autentico gioiello da visitare accuratamente scoprendolo a piccoli sorsi. A fare bella mostra di se gli edifici storici e le chiese.

Una visita ideale in città si snoda a partire dalla splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta. In perfetto stile romanico è stata costruita fra il XII e il XIII secolo. La cattedrale ha subito modifiche con l’andare del tempo, in particolare la completa sistemazione della facciata, risalente al XX secolo. Degna di nota è soprattutto la cripta di notevoli dimensioni.

Altro punto di forza è l’ottocentesco Teatro Flavio Vespasiano. Il palcoscenico predestinato ad ospitare di anno in anno eventi internazionali di pregio. La punta dell’iceberg è il Rieti Danza Festival.

Elemento focale del centro città è piazza San Rufo, dove poter ammirare gli splendidi palazzi e la chiesa omonima. Da qui si può raggiungere via Roma e via Giuseppe Garibaldi per arrivare al Ponte Romano sul Velino. Lungo il tragitto si può godere della bellezza dei palazzi patrizi, fra cui spicca Palazzo Vecchiarelli, realizzato dall’architetto Carlo Maderno.

Non si può lasciare Rieti senza aver scoperto la particolarità del patrimonio sotterraneo e del museo Archeologico dei Sabini.
La parte sotterranea della città porta alla scoperta in particolare dei resti del viadotto romano risalente al III secolo a.C.

Andando alla scoperta del centro storico interessante itinerario è quello che si dipana da via Cintia, all’esterno delle mura, per salire sino al bellissimo Duomo, affiancato da un’area che mostra una splendida vista sui tetti della città.

Degno di nota anche l’ampio patrimonio immobiliare d’epoca. Si possono scoprire realtà estremamente interessanti come il Palazzo Vescovile del 1238, il Palazzo Dosi Delfini, il Palazzo Potenziani, il Palazzo Comunale realizzato nel XIII secolo autentico monumento storico.

Fra i musei meritano una menzione quello civico e quello del Tesoro del Duomo.

 

Gli edifici religiosi

Fra gli edifici religiosi sono sicuramente da vedere la chiesa di Sant’Agostino, realizzata intorno alla metà del XIII secolo dagli agostiniani in perfetto stile romanico-gotico; la chiesa di San Domenico, opera dei Domenicani alla fine del Duecento; la chiesa di San Giovenale dove ammirare il ‘Genio della Morte’ opera di Bertel Rhorwaldsen. Infine la chiesa di San Francesco risalente al XIII secolo e posta accanto all’oratorio di San Bernardino e al fiume Velino.

 

La cinta muraria

E’ possibile scoprire una Rieti antica anche decidendo di conoscere più da vicino la cinta muraria, che risale all’epoca medievale. La cinta è costellata di torri quadrate e semicircolari e da tutta una serie di porte. Ma la vera particolarità della struttura è quella di essere arrivata sino ai giorni nostri mantenendo la forma originale dell’epoca. Nell’immagine sopra ne vediamo uno scorcio.

 

Decisamente curioso, infine, il monumento della Lira posto in piazza Cavour e realizzato da Daniela Fusco nel 2003. L’opera è stata messa a punto grazie all’utilizzo di 2,2 milioni di monete da 200 lire. Essa rappresenta l’Italia che trattiene fra le proprie mani una moneta da una lira.