Timisoara cosa vedere nella capitale europea della Cultura 2021

Timisoara cosa vedere nella capitale europea della Cultura 2021

Grazie al sempre più ampio numero di collegamenti aerei low cost l’Europa è più vicina e facile da scoprire. Compagnie aeree come Wizzair offrono destinazioni nuove e interessanti verso cui andare, dai principali aeroporti italiani come la misteriosa Timisoara.

Una città che incuriosisce, ricca di fascino e di cultura, la città della Romania è una meta perfetta per un fine settimana low cost.

È il centro di Timisoara ad offrire il fulcro delle attrattive in questo territorio. La Piazza della Vittoria è il centro nevralgico della vita culturale della città e lo si evince subito dal grande Teatro dell’Opera con un calendario molto ricco. Affacciata sulla piazza principale anche l’imponente Cattedrale Ortodossa con le sue opulente decorazioni. Le vie del centro cittadino sono ricche di piccoli negozi e romantici ristorantini in cui concedersi qualche assaggio dell’artigianato e della cucina locale.

Il quartiere Fabric con la sua storica Piazza Traian è molto vivace con tanti edifici colorati, mentre in Piazza dell’Unità troviamo Casa Brück, la Colonna della Santa Trinità e la fontana dell’acqua minerale. In questa piazza però si affacciano anche il duomo cattolico e la cattedrale ortodossa. A pochi passi da  queste attrazioni si trova anche il Museo della Rivoluzione che apre gli occhi sugli avvenimento storici recenti della Romania.

Un’altra piazza da non perdere nella nota città della Romania è Piazza Libertăţii caratterizzata da dettagli rococò e barocchi. Qui si trovano il Comune Vecchio e la Casa Armatei che ospitò l’amore contrastato tra Beethoven e la sposa promessa al comandante della guarnigione di Timisoara.

Non mancano nemmeno le zone verdi in questa affascinante città dell’est Europa. Tra i più noti troviamo il Parco della Cattedrale proprio in centro cittadino, il Central Park e il Roses Park.

Molto interessante anche il Museo del Villaggio di Banat, nella zona nord est di Timisoara, che rappresenta un tipico villaggio ottocentesco della regione e viene animato dai personaggi in costumi d’epoca.

Timisoara si rivela essere una perfetta destinazione low cost non solo per i prezzi dei voli davvero convenienti, ma anche per gli alloggi disponibili ad ottimi prezzi e per il costo della vita in loco. I piatti della tradizione rumena sono piuttosto economici, per un pasto al ristorante si spendono circa 5 – 10 €. Anche se si sceglie un ristorante italiano il prezzo è contenuto: si spendono circa 15 – 20 €.

Timisoara sarà capitale europea della cultura 2021, ecco un altro buon motivo per non aspettare un giorno di più per conoscerla e viverla.

Cosa vedere a Rieti, l’ombelico d’Italia

Cosa vedere a Rieti, l’ombelico d’Italia

La posizione geografica centrale, rispetto al resto del nostro paese, ha fatto si che Rieti, sin dai tempi antichi, potesse essere identificata come l’ombelico d’Italia.
Collocata alle falde del Monte Terminillo, zona turistica di grande rilevanza, la cittadina si estende in un territorio pianeggiante estremamente ricco di verde. Facciamo un viaggio per scoprire cosa vedere a Rieti.

 

Scoprire Rieti a piccoli sorsi dal centro storico alla cinta muraria

Rieti gode di un centro storico di rara bellezza e grande pregio. Un autentico gioiello da visitare accuratamente scoprendolo a piccoli sorsi. A fare bella mostra di se gli edifici storici e le chiese.

Una visita ideale in città si snoda a partire dalla splendida Cattedrale di Santa Maria Assunta. In perfetto stile romanico è stata costruita fra il XII e il XIII secolo. La cattedrale ha subito modifiche con l’andare del tempo, in particolare la completa sistemazione della facciata, risalente al XX secolo. Degna di nota è soprattutto la cripta di notevoli dimensioni.

Altro punto di forza è l’ottocentesco Teatro Flavio Vespasiano. Il palcoscenico predestinato ad ospitare di anno in anno eventi internazionali di pregio. La punta dell’iceberg è il Rieti Danza Festival.

Elemento focale del centro città è piazza San Rufo, dove poter ammirare gli splendidi palazzi e la chiesa omonima. Da qui si può raggiungere via Roma e via Giuseppe Garibaldi per arrivare al Ponte Romano sul Velino. Lungo il tragitto si può godere della bellezza dei palazzi patrizi, fra cui spicca Palazzo Vecchiarelli, realizzato dall’architetto Carlo Maderno.

Non si può lasciare Rieti senza aver scoperto la particolarità del patrimonio sotterraneo e del museo Archeologico dei Sabini.
La parte sotterranea della città porta alla scoperta in particolare dei resti del viadotto romano risalente al III secolo a.C.

Andando alla scoperta del centro storico interessante itinerario è quello che si dipana da via Cintia, all’esterno delle mura, per salire sino al bellissimo Duomo, affiancato da un’area che mostra una splendida vista sui tetti della città.

Degno di nota anche l’ampio patrimonio immobiliare d’epoca. Si possono scoprire realtà estremamente interessanti come il Palazzo Vescovile del 1238, il Palazzo Dosi Delfini, il Palazzo Potenziani, il Palazzo Comunale realizzato nel XIII secolo autentico monumento storico.

Fra i musei meritano una menzione quello civico e quello del Tesoro del Duomo.

 

Gli edifici religiosi

Fra gli edifici religiosi sono sicuramente da vedere la chiesa di Sant’Agostino, realizzata intorno alla metà del XIII secolo dagli agostiniani in perfetto stile romanico-gotico; la chiesa di San Domenico, opera dei Domenicani alla fine del Duecento; la chiesa di San Giovenale dove ammirare il ‘Genio della Morte’ opera di Bertel Rhorwaldsen. Infine la chiesa di San Francesco risalente al XIII secolo e posta accanto all’oratorio di San Bernardino e al fiume Velino.

 

La cinta muraria

E’ possibile scoprire una Rieti antica anche decidendo di conoscere più da vicino la cinta muraria, che risale all’epoca medievale. La cinta è costellata di torri quadrate e semicircolari e da tutta una serie di porte. Ma la vera particolarità della struttura è quella di essere arrivata sino ai giorni nostri mantenendo la forma originale dell’epoca. Nell’immagine sopra ne vediamo uno scorcio.

 

Decisamente curioso, infine, il monumento della Lira posto in piazza Cavour e realizzato da Daniela Fusco nel 2003. L’opera è stata messa a punto grazie all’utilizzo di 2,2 milioni di monete da 200 lire. Essa rappresenta l’Italia che trattiene fra le proprie mani una moneta da una lira.