Il Nostro Territorio
La Sabina è la regione storico geografica situata tra il Lazio, l’Abruzzo e l’Umbria. L’antica regione abitata dai Sabini.
Dalla confluenza dell’Aniene con il Tevere, si sviluppa come un elegante vaso, tra l’Umbria, il Lazio e gli Appennini, arrivando fino a Norcia e Accumuli.
La maggior parte di questa regione si trova nella provincia di Rieti. Rieti ritenuta sin dall’età classica il centro geografico d’Italia- Umbilicus Italiae. Questo il motivo per cui il termine Sabina viene impropriamente usato per indicare l’intera provincia di Rieti. Così non è, infatti, a conti fatti la Sabina è divisa in tre regioni e cinque provincie.
Da sempre la Sabina è la terra dei borghi fortificati, arroccati sulle verdi colline circondate da alberi di ulivo, da filari di vite e da secolari querce. La regione offre un connubio perfetto tra storia e natura, ne sono l’esempio l’Abbazia di Farfa, Greccio, con il suo santuario, e Fara Sabina, con l’ulivo più antico d’europa.
Tanti sono gli habitat incontaminati diventate, con gli anni, zone protette : Riserva Naturale di Nazzano; Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa; La Riserva Naturale del Monte Navegna e Monte Cervia; il Parco dei Monti Lucretili; Riserva Naturale dei laghi Lungo e Ripasottile. Tante sono le attività all’aria aperta che si possono svolgere in queste luoghi.
La regione, però, non è solo cultura ma anche sport. Passeggiate nei parchi naturali, escursioni, volo a vela, montain bike, pesca sportiva, trekking e anche sci.
Le famose acque termali, le cui proprietà terapeutiche sono apprezzate sin dai tempi degli antichi romani, sono l’ideale per gli amanti del benessere. Stiamo parlano delle acque sulfuree di Cotilia e Antrodoco e le acque oligominerali di Cottorella.
La nostra Storia
Il nome Sabina deriva dai Sabini, un antico popolo italico confinante con gli Etruschi, i Latini, gli Umbri e il Sannio.
Il loro rapporto con i Romani si perde tra leggenda e fatti storici. Quello che è certo è che i due popoli furono in guerra per anni fino a quando i Sabini non si insediarono sul Quirinale, contribuendo alla crescita di Roma. La leggenda vuole che subito dopo la fondazione di Roma, Romolo per cercare alleanze e donne rapì con l’inganno le Sabine. Il famoso ratto delle Sabine. L’accaduto fece scatenare una guerra tra i due popoli, che finì quando le donne rapite si gettarono fra le armi dei contendenti. Fu così che nacque l’alleanza fra i due popoli.
In ogni caso i Sabini diedero a Roma due dei sette re: Numa Pompilio e Anco Maezio. Inoltre diedero origine ad alcune tra le famiglie romane più antiche (Pompilia, Marcia, Claudia, Curtia).
Durante il Medioevo il territorio sabino fu annesso al Ducato di Spoleto e al Ducato Romano.
In seguito, con la nascita dello Stato della Chiesa, fu governata in principio direttamente dal pontefice, per poi essere affidata a nobili famiglie. Ufficialmente la provincia pontificia della Sabina risale al 1605, durante Papa Paolo V, che volle riprendere il controllo sulla regione.
Nel 1927 il governo Mussolini tentò di ridare unità alla regione, istituendo la provincia di Rieti. A essa confluirono i territori attorno a Rieti e l’ex circondario di Cittaducale. Rimasero escluse la Sabina romana, umbra e abruzzese.